Sarah Manguso

Il salto

Traduzione di Gioia Guerzoni

Stagione 2017
2017, 112 pp.
Brossura
ISBN: 9788899253547

€ 16,00
“È come passare il tempo con un personaggio di Nabokov”. NEW YORK TIMES
Sinossi

Il 23 luglio 2008, a New York, Harris J. Wulfson si getta sotto un treno della metro. Harris amava la musica e le don­ne, aveva un lavoro, un amore e una vita piena, a tratti felice. Soffriva, però, di episodi psicotici, ed è dopo uno di questi che fugge dall’ospedale dove è ricoverato e si lancia nel bagliore di un treno in arrivo alla stazione. Per Sarah Manguso la scomparsa di Harris è la perdita di un amico, il più caro, il più intimo. Ma l’autrice non vuole ricostrui­ re le circostanze del suicidio e neppure scrivere la sua biografia. Il salto è un memoir, una meditazione e un libro sulle parole: amicizia, memoria, dolore, morte. Parole sincere, perché precise e delicate. E immortali, perché materia della vita e di tutte le storie. Ma soprattutto parole coraggiose e neces­sarie, perché maneggiare il dolore è dif­ficile e faticoso, a volte quanto provarlo, ma aiuta ad accettare il distacco, anche quello de nitivo, e a fare il salto verso l’amore e l’infinito.

Questo libro è per chi si abbraccia, conta fino a cinque, e poi sceglie di andare a dormire sul divano, per chi piange cantando a squarcia­gola Forever young di Bob Dylan, per chi saltella di gioia a pugni stretti e per chi crede che la misura del passato sia la larghezza, che come un’ala porta con sé anche gli amici perduti.

Autore

Sarah Manguso
Sarah Manguso vive a Los Angeles ed è autrice di short stories, poesie, memoir, tradotti in cinese, tedesco, portoghese e spagnolo. Ha ottenuto il supporto della Guggenheim Fellowship e della Hodder Fellowship e le sue raccolte di poe­sia Siste Viator e The Captain Lands in Paradise hanno vinto il Pushcart Prize. I suoi saggi sono apparsi su Harper’s, McSweeney’s, The Paris Review, The New York Review of Books e sul New York Times Magazine. Andanza è stato nominato “Editors’ Choice” del New York Times.