

In questo libro, Mary Ruefle, tra le maggiori poetesse e artiste americane, raccoglie pensieri, riflessioni e visioni sull’amore, sull’arte, la felicità e il tempo. A metà tra memoir e diario, La mia proprietà privata è una scatola magica, che una volta aperta mostra incredibili meraviglie: un sogno bizzarro dove Dio ti chiede quale vestito deve indossare; la solitudine sconfinata di una foresta coperta di neve; un romanzo scritto su centoquattro piatti da portata di cui ne rimane solo uno. Sono oggetti preziosi raccontati con una voce poetica intrisa di umorismo e disincanto, ma anche di fiducia e tenerezza; attraverso di loro, l’autrice ci accompagna nel mondo che conosciamo per mostrarcelo con occhi nuovi, in una libera associazione di parole e sentimenti che parte dal quotidiano per abbracciare il senso profondo dell’esistenza.
Fotografie e musica, neve e nuvole, tutto ci immerge nella trama del romanzo di noi stessi, e una tristezza che si tramuta in gioia tinge di colori speciali ogni frammento, lava la nostra mente e i nostri occhi, ci fa capire e sentire di poter essere capiti. La proprietà privata che Mary Ruefle ci offre non è che la nostra libertà, illuminata dalla saggezza dell’esperienza.
Questo libro è per chi si domanda dove vanno a finire le nuvole, per chi crede che nei versi dei poeti siano racchiusi il passato, il presente e il futuro, per chi almeno una volta ha desiderato di diventare invisibile, e per chi conosce la meraviglia delle piccole cose, l’incanto che può provocare un semplice foulard trasportato dal vento nel cielo color lavanda.
Mary Ruefle
Mary Ruefle (1952) è una poetessa, artista e saggista americana, insegna al Vermont College e alla University of Iowa. Paragonata a Emily Dickinson, ha pubblicato diverse raccolte di poesia e l’ultima, Dunce (Wave Books, 2019), è stata finalista al National Book Award e al Pulitzer Prize. Autrice di culto negli Stati Uniti, collabora con quotidiani e riviste ed è stata inclusa nelle antologie Best American Poetry, Great American Prose Poems (2003), American Alphabets: 25 Contemporary Poets (2006) e The Next American Essay (2002).

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